Sono numeri sconfortanti quelli resi noti oggi dall’Istat. A novembre il fatturato scende dell’1% sul mese precedente e del 3,4% rispetto all’anno scorso. Ad affermarlo Anna Rea, Presidente Adoc Nazionale. Numeri che rappresentano un disagio ben percepibile tra le persone e soprattutto nelle fasce più fragili e vulnerabili. L’industria italiana non sta attraversando un momento facile, momento che si sta intensificando da diversi mesi, poiché è ancora colpita dall’aumento dei prezzi al dettaglio che ha ridotto i consumi di famiglie e imprese e dai venti di incertezza dei conflitti in corso – continua Rea.

Ed è sempre il caro prezzi, come sosteniamo da tempo, l’emergenza da affrontare per risollevare le sorti economiche del nostro Paese. Il Governo deve intervenire senza indugio per arginare questa influenza negativa che grava sulle tasche delle famiglie – evidenzia la Presidente Adoc. Basta spolverare la povertà delle persone con i bonus, servono interventi concreti e strutturali per far crescere i consumi e far recuperare il potere d’acquisto delle persone. Sempre dai dati di oggi dell’Istat, nel 2023 le retribuzioni sono salite del 3,1%, a fronte di un aumento del 5,7% dei prezzi al consumo. Le retribuzioni continuano a essere le più basse dei Paesi dell’area Ocse e l’inflazione continua a viaggiare. Insomma: l’inflazione batte ancora una volta il potere d’acquisto – conclude Anna Rea.

Roma, 31 gennaio 2024

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